I centri missionari al tempo del Covid

Per diversi mesi il Covid ha interrotto le nostre attività (marzo-maggio 2020). Poi pian piano siamo ripartiti con il mercatino del riuso, con tutte le precauzioni necessarie, dapprima a San Martino (da maggio 2020) e poi a Imola (agosto 2020).

Le attività di formazione in presenza hanno subito uno stop forzato, anche se si è cercato di trovare forme di vicinanza on line (per es. con il commento audio del vangelo del giorno inviato a tutti i volontari). Quindi, dopo il lock-down, il ritrovarci in presenza con i volontari ha via via assunto una certa regolarità. I volontari stessi hanno più volte testimoniato che il poter venire a fare volontariato missionario è stato per loro benefico: la pandemia infatti ha messo a dura prova la capacità delle persone di mantenersi in equilibrio, sia da un punto di vista psico-fisico chee relazionale.

Ciò che più ha risentito e risente tuttora di questa situazione sono i campi missionari all’estero, che sono stati cancellati. L’unico campo che è stato fatto l’estate scorsa è quello di Imola, spostando tutta l’attività all’aperto e riducendo la partecipazione dei volontari: speriamo di poter replicarlo anche per l’estate 2021.

Con i centri missionari della regione Emilia-Romagna, visto che i giovani non potranno ripartire questa estate per l’estero in gruppi organizzati, si stanno organizzando per l’estate 2021 un paio di campi “missionari” a km 0, che prevedono attività all’aperto, cammino, testimonianze, servizio. Diventa l’occasione preziosa e forse unica di far conoscere e camminare insieme giovani delle diverse diocesi della regione che hanno a cuore la missione; e anche di far lavorare e collaborare ancor più strettamente i responsabili dei diversi centri missionari presenti in regione.