Ci ha scritto sabato scorso padre Antonio, frate cappuccino e medico, missionario in Centrafrica…
Nella giornata di sabato 13 febbraio a padre Matteo Ghisini è arrivata una mail da padre Antonio Triani, missionario nella Repubblica Centrafricana. Una mail breve, ma sempre importante perché ci tiene aggiornati sul clima di violenza che si è abbattuto sul paese africano dopo le elezioni di fine dicembre 2020. Vogliamo condividere con tutti voi, che avete a cuore le nostre missioni, il suo messaggio.
Carissimi,
attualmente la nostra situazione a Bouar è migliorata: i ribelli hanno lasciato la città in seguito all’arrivo delle forze governative, appoggiate da militari russi.
La presenza di uomini armati stranieri, di differenti nazionalità, manifesta che gli interessi in gioco coinvolgono altri paesi.
Non si possono però ignorare le responsabilità dei dirigenti locali ed i vescovi richiamano l’attenzione sul malgoverno e la corruzione della classe dirigente.
Nella nostra missione, a Bouar ospitiamo tuttora circa 2000-3000 persone (il numero varia poiché alcuni vengono nel sito solo a dormire).
Abbiamo pure organizzato un servizio minimo di assistenza sanitaria.
Infatti la normalità non è tornata e la paura invita alla prudenza.
p. Antonio
Bouar, 13 febbraio 2021