Dalla missione in Etiopia arriva un caro ricordo di padre Adriano Gattei, che ci ha lasciato il 22 aprile…
Padre Adriano Gattei è stato missionario per tanti anni in Etiopia, è poi dovuto rientrare una decina di anni fa per motivi di salute. Il suo buonuomore e il gran daffare che si dava per i poveri sono rimasti impressi nella missione.
Era nato a Poggio Berni il 6 maggio 1929, entrò in noviziato nel 1945 e pochi mesi dopo essere stato ordinato sacerdote, partì per la missione in India nel 1955, dove rimase fino al 1970, quando partì per l’Etiopia.
Dalla missione era dovuto rientrare a malincuore per motivi di salute nel 2008.
Ci ha lasciato il 22 aprile. I funerali sono stati celebrati mercoledì 27 aprile, a Santarcangelo di Romagna, in Italia, e il 1° maggio in Etiopia, ad Ashirà.
Cosa dire di padre Adriano? Quello che possiamo fare è dare voce alla sua missione qui in Etiopia.
Tante persone, tanta gente parla di lui. È proprio vero che come dice Gesù “se loro taceranno parleranno le pietre”. Sì, sono le pietre qui che parlano di padre Adriano e queste pietre sono tutte le comunità che lui ha fondato con la forza del Vangelo. Alla notizia della sua morte molti hanno pianto e le comunità si sono organizzate per celebrare una messa per lui.
La memoria e la testimonianza di padre Adriano è viva tra la gente specialmente ad Ashirà e a Waka. Tutti ricordano il suo tratto di pastore gentile e umile, le sue visite alle famiglie e la cura per gli ammalati. Certo ci sono anche le pietre di tanti progetti e chiese da lui costruite con le sue mani, ma sarebbero cembali sonori se padre Adriano non avesse avuto a cuore le pietre vive della Chiesa che sono i poveri, le donne e gli uomini del Dawro Konta in Etiopia.
Grazie padre Adriano, prega per noi missionari e per la tua gente. L’Africa ti ha insegnato ad essere “padrone del tempo” e non “schiavo del tempo”, come spesso dicevi. Aiutaci ora a seguire la tua scia missionaria, aiutaci ad avere l’odore delle pecore come ce l’avevi tu e che ti è rimasto addosso anche quando sei rientrato in Italia. Aiutaci ad avere sempre sulla bocca un canto di letizia e un cuore aperto per gli ultimi.
Tossimmo, grazie.
Egziaber Ibarrekeh, che Dio ti benedica.
Amen!
i frati e i missionari dell’Etiopia